Abruzzo pesce

Un pò di pazienza, un pò di tempo : “i bommaletti”

9 Maggio, 2017
Mia sorella dice che la cucina di nostra madre sa sempre “di mangiare”.
E che lei ha un naso particolare per captare gli odori, specialmente se si tratta di quelli di cucina.
Sarà che pesce non ne mangia, carne pochissima, dolci si  ma  con moderazione ed è di gusti particolari , molto particolari anche nel cucinare !
Io invece come mia madre, cucino, cucino tanto e di tutto, anche cose che non mi piacciono e che non mangio neppure.

E pensavo a mia sorella mentre giorni fa lessavo per la terza volta i “bommaletti”, che la cucina sapeva non di mangiare… di più!
E a dirla tutta, non che fosse un odore così tanto buono, un pò come quando lessi i cavoli e pure se li ami tanto, quell’odore  ti sembra di portartelo addosso ovunque.
Per la terza volta, ebbene si ma… Era proprio la terza volta  in tutta la mia vita  perchè io i “bommaletti” non li avevo mai cucinati e neppure mai mangiati, o se li ho mangiati, magari ero piccola e non me lo ricordo.
Non mi piacciono.
E che qualche domenica fa eravamo a fare una passeggiata al porto.
Le piccole barche di pescherecci locali allineate ordinatamente al molo, le reti riposte con cura, le nasse….  E quelli vedi – i cestini per le lumache di mare, con quelli si prendono i bommaletti. – 
Mio marito me li mostrava uno ad uno, a me, la (ex) ragazza di collina che col mare non ha mai avuto  la sua dimestichezza,  e fa niente se ormai sono quasi trent’anni che  ci vivo, al mare.
Mi ha fatto tenerezza.
Li ho visti qualche giorno dopo in un angolo della pescheria, li ho guardati con sospetto, quasi con sfida ed alla fine, un chilo è finito nella mia busta della spesa, insieme alle alici ed ai calamari.
A lui piacciono e tanto.
Ho chiamato mia madre, le ho chiesto conferma sulla ricetta che anche in pescheria mi hanno suggerito.
– Vanno spurgati con acqua e sale, mezza giornata è meglio, poi lessati, strofinati bene per far cadere  la linguetta,  poi si insaporiscono in padella, con gli odori, gli stessi della trippa e il lauro – il lauro ci va sempre, non dimenticare!- 

-E che sarà mai–  mi dico.

Mezza giornata di tempo per un piatto che alla fine, non assaggio neppure. O meglio, un paio li assaggio.
Li tiro fuori con lo stuzzicadenti, li strofino nel pomodoro e via… non è poi così male e devo dire che li ho cotti bene !
Ma alla scarpetta col pane nel sughetto non resisto – Evvai, sa di trippa! Ci ho azzeccato!-
Mio marito mangia compiaciuto e – Che pazienza che ci vuole a tirarli fuori uno ad uno ! – dice.
Che è l’unico modo che esiste per mangiarli  per noi, con le mani e con lo stecchino .
-Ci vuol pazienza si… –
Sapessi che pazienza  ci vuole per cucinarli !!!
Lumachine di mare all’abruzzese 
Ingredienti
per 4 persone:
1 Kg di lumache di mare
1 spicchio di aglio rosso
1 pezzetto di cipolla
1 pezzetto di peperoncino piccante
1 bicchiere di vino bianco secco
500 ml di  di passata  di pomodoro (o polpa di pomodoro a pezzetti)
1 ciuffo di prezzemolo tritato
3-4 foglie di alloro
1 ciuffo di maggiorana
Qualche ago di rosmarino tritato
Olio Extra Vergine di oliva
Sale
Come si fa 
Spurgate le
lumache di mare lasciandole in ammollo in
acqua fredda salata per 4-5 ore.
Una volta  spurgate , lavatele
bene  con acqua corrente  poi lessatele in acqua bollente salata con le
due foglie di alloro ,  per circa
mezz’ora. Schiumate  più volte,  poi scolatele , sciacquate ancora con acqua
calda, strofinandole tra di loro per fa cadere le linguette .  In una larga pentola capiente, aggiungete l’
olio evo, la cipolla tritata, lo spicchio d’aglio spellato, la foglia di alloro
, il peperoncino  e fate scaldare appena,
aggiungete il pomodoro, il rosmarino e la maggiorana  e fate cuocere
per 10 minuti, infine  aggiungete le
lumache scolate, mescolate e fate insaporire per qualche minuto, bagnate con il
bicchiere di vino bianco, fate evaporare, mescolate e  cuocete ancora a fuoco lento per 15-20 minuti.
Aggiustate  di sale e prima di togliere dal fuoco, guarnite con il prezzemolo
tritato e servite.
Note : per
l’ammollo e lo spurgo delle lumache, aggiungete 25 g di sale per ogni litro di
acqua, suggerimento della mia pescheria di fiducia. Aprile inoltrato/maggio è
la stagione delle lumache di mare , insieme alle seppie che però si trovano
fino  a maggio inoltrato. Perché anche il
pesce del nostro mare,  ha la sua stagionalità
!  Ovviamente il nome “bommaletti” e la forma italianizzata del nome dialettale col quale ho sempre conosciuto le lumachine di mare. 
Le seppie, a differenza delle lumache di mare, mi piacciono tantissimo …
chissà che non riesca a portare qui una ricetta, magari del Signor Augusto, che
so le sa cucinare benissimo!

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1 Comment

  • Reply Anna Luisa e Fabio 11 Maggio, 2017 at 10:11 am

    Non li mangio da un sacco di tempo! Li ho mangiati qualche volta da piccolo, ne ricordo perfettamente la consistenza un po'"gommosa". Così insaporiti devono essere proprio buoni.
    Ma capisco che possano non piacere.

    Fabio

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