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La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita

10 Luglio, 2015
–  Mattinate passate in cucina  conversando e sgranando  piselli.
Il profumo delle mele riposte in cantina.
La voce di chi ami al telefono che dice piu di quanto dicano le parole stesse.
Un bicchiere rosso cupo di Porto  tra le mani centellinato lentalmente.
L’autostrada di notte.
Leggere sulla spiaggia. 
Un invito a sorpresa.
Cercare more nei boschi alla fine dell’estate.
Il fruscio della dinamo sulla ruota della bicicletta durante una passeggiata notturna.
Il piacere della  prima sorsata di birra. –
Mettevo a posto la libreria giorni fa e l’ho trovato, questo piccolo libricino nascosto tra gli altri.
“La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita”, di  Philippe Delerm.
Mi sono acciambellata per terra come fa il mio gatto e ne ho divorato le pagine col piacere di ritrovarmi in tanti di quei piccoli piaceri  descritti così bene, ai quali potrei aggiungerne ancora.


E mi permetto di consigliarne la lettura a chi come me, pensa (ma anche a chi non pensa)  che nei legami in generale ed in quelli affettivi in particolare,   si racchiudono quantità infinite di quegli attimi, a chi pensa che anche affezionarsi al proprio animale domestico ne regala tantissimi.
Ed incondizionatamente.
Perchè per me, i legami sono una cosa seria. Molto seria .
Come la serenità  racchiusa nelle  piccole cose,  apparentemente di scarsa importanza, di ogni giorno.

Ma passiamo alla ricetta di oggi.
Voi come la preparate un’insalata di riso?

  • A  – Lessate il riso, aprite un barattolo di un  condiriso  qualsiasi pronto e condite il tutto
  • B – Lessate il riso e nel frattempo, preparate personalmente anche il condimento ed infine condite il tutto.
  • C – Comprate un’insalata di riso già pronta al reparto gastronomia del vostro negozio di fiducia.

Se le vostre risposte sono la A o la C,  passate oltre perchè qui non c’è quel che fa per voi.
Se invece la vostra risposta è la B, allora, proseguite la lettura 🙂

E la mia Insalata di riso  è nella home page di “Expo worldrecipes” ne
“Otto ricette per l’estate”
http://worldrecipes.expo2015.org/it/
L’invito a sorpresa

“Non era davvero previsto, Avevamo ancora del
lavoro da sbrigare per il giorno dopo. 
Eravamo passati soltanto per
un’informazione e poi ecco: 
“Rimani a cena da noi? Però ti accontenti di
quello che c’è!

I pochi secondi in cui sentiamo arrivare la proposta sono delizioni. Per
l’idea di prolungare un momento piacevole, certo, ma anche per l’idea
di scompigliare il tempo
. La giornata era stata del tutto prevedibile,
la serata si annunciava sicura e programmata. E ora, in due secondi, una
ventata di gioventù: si può cambiare il corso delle cose a bruciapelo.
Naturalmente accettiamo.
In questi casi, niente di raffinato: non vieni relegato in una poltrona
in salotto per un aperitivo in piena regola. No, la conversazione si
crogiola in cucina
– aiutami magari a sbucciare le patate. Con un
pelapatate in mano si dicono cose più profonde e naturali. 
 Si può
mangiare al volo un ravanello. Invitati a sorpresa, ci sentiamo di
famiglia, di casa.
Ci muoviamo senza limitazioni. Abbiamo accesso ai
ripostigli, agli scaffali. Dove tieni, la senape? 
Ci sono profumi di
scalogno e prezzemolo che sembrano venire dal passato, da una
convivialità lontana – forse quella delle sere quando facevamo i compiti
sul tavolo della cucina?

Le parole si diradano, Non c’è più bisogno di tutte quelle frasi che
sgorgano senza posa. 
Adesso, la cosa migliore sono gli stacchi dolci tra
una parola e l’altra. Nessun imbarazzo. Sfogliamo un libro a caso dalla
biblioteca. 
Una voce dice: “Credo che sia pronto” e rifiuteremo
l’aperitivo – propro così. 
Prima di mangiare ci sediamo a chiacchierare
intorno alla tavola apparecchiata, i piedi sulla stecca un po’ alta
della sedia impagliata.

 Invitati a sorpresa ci sentiamo bene, liberi,
leggeri. 
Con il gatto nero di casa acciambellato sulle ginocchia ci
sentiamo adottati. 
La vita si ferma – si è lasciata invitare a
sorpresa!”

Insalata di riso 
con verdure grigliate
Ingredienti
250 g di riso (Ribe, Arborio, Parboiled, Basmati)
2- 3 piccole zucchine
2 piccole melanzane lunghe
1 peperone rosso carnoso
1 vasetto di mais
olive nere denocciolate
olio evo
pepe nero
peperoncino piccante
timo limone
foglioline di un cuore di sedano
sale
Come si fa
Cuocete il riso in abbondante acqua salata. tenendolo molto al dente.
Scolatelo, poi passatelo sotto l’acqua fredda per bloccare la cottura, scolatelo di nuovo ed infine, stendetelo su uno strofinacio da cucina ed asciugate bene .
Lavate ed asciugate gli ortaggi, tagliate le zucchine a rondelle sottili, le melanzane ed il peperone  a fette.
Salate e fate riposare 15 minuti circa
Fate scaldare la piastra sul fornello, adagiate le zucchine  e fate grigliare un minuto per lato.
Fate la stessa cosa con le melanzane e con i peperoni. Questi ultimi fateli grigliare qualche minuto in più.
Condite le verdure grigliate con olio evo, foglioline di timo limone , pepe nero e peperoncino franto (facoltativo) macinati al momento .
Tagliate a pezzetti le melanzane ed i peperoni, le zucchine potete tagliarle a metà oppure lasciarle a rondelle.
Aggiungete le verdure preparate al riso, irrorate con olio evo, aggfiungete anche il mais ben scolato e le olive denocciolate.
Condite bene, fate insaporire e guarnite con foglioline tenere di sedano.
Buon fine settimana !!!
Patrizia
LA PRIMA SORSATA DI BIRRA
” È l’unica che conta. 
Le
altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un
appesantimento tiepido, un’abbondanza sprecata. 
L’ultima, forse,
riacquista, con la delusione di finire, una parvenza di potere… 
Ma la
prima sorsata! 
Comincia ben prima di averla inghiottita.
Già sulle labbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla
schiuma, poi lentamente sul palato beatitudine velata di amarezza. 
Come
sembra lunga, la prima sorsata. 
La beviamo subito, con un’avidità
falsamente istintiva. 
Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, né
troppa né troppo poca che è l’avvio ideale; il benessere immediato
sottolineato da un sospiro, uno schioccar della lingua, o un silenzio
altrettanto eloquente; la sensazione ingannevole di un piacere che
sboccia all’infinito…”

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5 Comments

  • Reply zia Consu 10 Luglio, 2015 at 7:47 pm

    Che bellissimo post..è la mia sorsata di freschezza in questa calda giornata di luglio e dopo una settimana (ancora infinita…) massacrante di lavoro! Ovviamente la mia risposta era la B quindi ho proseguito con piacere la lettura 😛
    Buon we Pat <3

  • Reply Caffè Babilonia 11 Luglio, 2015 at 11:24 am

    Patrizia ti straadoro!!!
    Parole così piene di emozione che ogni volta me ne innamoro.
    Grazie per i commenti lasciati da me, ogni volta è una sorpresa.
    Sono tornata…e il mare mi manca giàtroppo!!!
    Un abbraccio

  • Reply speedy70 12 Luglio, 2015 at 2:43 pm

    Ottimo questo riso e bellissima la presentazione in barattolo…. Una sorsata anche a me!!!

  • Reply Patalice 13 Luglio, 2015 at 10:58 am

    un post molto evocativo, che a mio modo" copierò"…
    perché mi piace quando leggo di gente che celebra i piaceri della vita, e che sa farlo con l'eleganza del rispetto verso se stessa e verso la vita che scorre

  • Reply Emanuela Pane Burro e Alici 29 Luglio, 2015 at 4:00 pm

    La quarta opzione potrebbe essere che mi accomodo tra queste bellissime foro e mi gusto la tua insalata, cara Patrizia, perchè l'ambiente, la tua proposta e l'atmosfera che sai evocare mi piacciono come al solito molto!
    Un abbraccio grande!

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